Atmosfera da sogno, sguardo all’infinito, charme e una cucina di qualità: l’estate è sulla terrazza del DolceVita

Vista mozzafiato sul mare di Gallipoli, atmosfera di charme ed eleganza e cibo di grande qualità: il DolceVita è tutto questo e molto di più. Scenografici gli arredi, impareggiabile il panorama!

È uno dei capolavori indiscussi di Fellini, è un affresco degli anni Cinquanta, uno stile di vita o un luogo dell’anima dove i pensieri lasciano spazio alla leggerezza e alla voglia di godersi il qui e ora: noi di SALENTOVIP vogliamo darvi un ulteriore chiave di lettura a quello che la Dolce Vita può significare e lo facciamo ancor meglio portandovi in un posto che fa DolceVita di nome e di fatto.

L’estate del DolceVita: la terrazza

È la terrazza dell’hotel cinque stelle lusso Palazzo del Corso a Gallipoli il luogo in cui prende forma la cucina del DolceVita: da qui lo sguardo si perde in un panorama mozzafiato, spesso complice di tramonti magnifici, sul porto della città jonica.

Il ristorante, che d’inverno assume la formula del bistrot all’interno dell’hotel, in estate, e fino a quando la stagione lo consente, è allestito sul roof garden, location studiata nel dettaglio con arredi di design e dettagli che ricordano gli interni di uno yacht, lussuosi ma anche minimali e puliti, richiami marittimi pregiati e materiali come vetro e acciaio. Il tutto conferisce charme e prestigio a una terrazza che comprende anche una pool vista mare, l’angolo bar con una bravissima barlady preposta, e una piccola ulteriore terrazza superiore con vista a 360 gradi per aperitivi e piccoli eventi privati.

Scenografici gli arredi, impareggiabile il panorama.

La golden hour

Fin dalla cosiddetta golden hour, si accende la magia in terrazza: l’ora dell’aperitivo è il principio di lunghe serate sotto il cielo stellato.

L’aperitivo è una coccola di gusto, ambiente e vista che si costruisce sui desideri di ogni cliente ed è anche un’opportunità per tornare più e più volte e fare una scelta ogni volta diversa: ad esempio il tagliere di formaggi locali, pecorino ubriaco, caciotta leccese, caciocavallo stagionato in grotta e vari tipi di caciotte e un parmigiano 36 mesi con prosciutto di Parma di Casa Graziano accompagnato da panini al vapore fatti in casa, marmellata di arance, mosto al vin cotto e cipolle in agrodolce.

Qui è impossibile non provare i crudi di mare, a partire dalla grande selezione di ostriche, tra le quali le Gillardeau, o i gamberi viola di Gallipoli con selezioni di sali Halen Mon, e qui si gioca decisamente in casa, oppure diverse tartare a seconda della disponibilità del pescato, ad esempio branzino, tonno e gamberi.

Spazio, poi, a piccoli snacks da accompagnare a una bollicina o un prosecco, come i panzerottini di patate e menta, le polpette di manzo e il pasticciotto salato dello chef che può variare a seconda della disponibilità dell’orto.

La filosofia di cucina

Artefice di queste leccornie e dell’intero menu è chef Andrea Campa. La sua filosofia di cucina abbraccia quella della proprietà: una cucina attenta e di qualità, che punta alle migliori materie prime, locali e freschissime, una cucina espressa, mediterranea e creativa, che reinterpreta la tradizione con rispetto e cura.

Molti dei prodotti utilizzati vengono davvero da vicino: l’olio è quello dell’azienda agricola della famiglia De Donno, Feudi Ogliastro, e molte verdure e frutti arrivano direttamente dall’orto dell’albergo. La differenza c’è e si sente!

Il menu

Facciamo un viaggio nel menu estivo attraverso alcune delle pietanze proposte.
Si inizia con un antipasto della tradizione salentina reinterpretato: il polpo “in pignata” su terra salata alle olive, crema di piselli, ricotta vaccina e basilico, una rivisitazione del polpo in umido con la frolla che si inumidisce dei suoi sapori. Completamente vegetariano, invece, l’Orto Olivastro, un antipasto che accoppia due elementi fondamentali della cucina mediterranea, l’olio e i prodotti dell’orto.

Tra i primi, da segnalare il tagliolino in salsa di datterino giallo e il pesce freschissimo locale protagonista indiscusso: è un piatto, infatti, che può cambiare in base al pescato del giorno e sa sprigionare tutto il vero gusto del mare. Finocchietto selvatico e crumble di taralli chiudono il cerchio di un primo estivo e gustoso.

Nuova chiave di lettura anche per un altro classico, l’astice alla catalana che al DolceVita si accompagna ad una maionese alla rapa rossa, erbe mediterranee e coulis di pomodoro: delizioso in questa versione più gourmet.

A scelta, per i secondi piatti, le migliori specialità ittiche da preparare in più declinazioni: il carrello del pesce fresco, infatti, è una tavolozza dalla quale attingere per gustare il vero sapore del mare.

Infine, i dolci, anch’essi rigorosamente artigianali e frutto di una scrupoloso ricerca: interessante la panna cotta al pepe e vaniglia su riduzione alle fragole e chips di pane croccante, un gioco di contrasti e consistenze dove il pepe è un aroma che giunge solo alla fine al palato, mentre le fragole dell’orto, lasciate a macerare per un giorno intero, rendono un sapore molto intenso.

Guarda alla tradizione e la modernizza il pasticciotto artigianale caldo servito con la meringa bruciata e fredda e l’amarena, un richiamo alla classicità del pasticciotto. Contrasti caldo/freddo anche qui, per concludere la cena con un gioco di gusti e temperature.

La carta dei vini

Ancor più ampliata e ricercata, risultato del lavoro della responsabile di sala Ada Fiorentino, la carta vini prende il meglio dei vini regionali italiani: per i bianchi si va in Trentino, Sicilia e Friuli Venezia Giulia, per i rossi si punta a Sardegna, Piemonte, Toscana e Veneto mentre per i vini rosati giochiamo in casa, nella nostra regione e in Salento, terra per antonomasia di rosati.

Non può mancare, poi, una bella selezione di champagne, bolle e prosecchi. L’ideale per accompagnare un’ostrica o un delicato crudo di mare.




Marcella Barone