50 wine lovers alla scoperta dei vini per l’estate di Cantina Candido: tra bianchi e rosati, sorprendono e convincono i rossi

L’estate dei rossi: non solo bianchi e rosati, Cantina Candido sorprende durante Cantine Aperte con una degustazione che dà il benvenuto all’estate e gioca con temperature e abbinamenti

Domenica 28 maggio, nell’ambito della manifestazione Cantine Aperte, Candido Vini a San Donaci ha aperto le sue porte a 50 appassionati e wine lovers per una degustazione guidata di sette fra le sue etichette che danno il benvenuto all’estate.

Una sorpresa per molti perché la nota cantina non ha presentato solo bianchi o rosati, bensì anche dei rossi che si bevono molto bene anche portati a basse temperature, perfetti per la stagione più calda in Salento.

Cantine Aperte

L’evento, che si è svolto in tutta Italia, si rivolge puntualmente agli amanti del vino, più o meno esperti, che possono curiosare tra le svariate cantine d’eccellenza del territorio nazionale. Il Salento, come ad ogni edizione, riserva molte opzioni agli estimatori ma senza dubbio il wine tasting di Cantina Candido è andato sold out nel giro di poche ore.

La Cantina, infatti, è fra le più rinomate e apprezzate realtà vitivinicole pugliesi. Tra le sue etichette compaiono grandi nomi come il Duca D’Aragona e il Cappello di Prete, quest’anno al suo 50esimo anniversario. Un tour che vale la pena senz’altro vivere di persona, ma se non ci siete riusciti ecco qui un resoconto: prendete carta e penna (va bene anche il telefono) e segnatevi queste etichette che ci accompagneranno per tutta l’estate.

La degustazione

L’aria fresca e asciutta della barricaia ha dato il via alla mattinata di degustazione con un vino che esprime leggerezza e allegria a ogni sorso. Parliamo del Casina Cucci bianco chardonnay al 100%, il vino giusto al momento giusto, quello dell’aperitivo.

Il tour è proseguito nella sala preposta alle degustazioni, con la lunga tavolata a ferro di cavallo, e i due relatori d’eccezione ad animarla: il patron e amministratore delegato dell’azienda Alessandro Candido, e Pino De Luca, vero cultore dell’enogastronomia.

Il Casina Cucci Salento Negroamaro rosato, leggermente petillant, con una grande nota aromatica iniziale, ha aperto le danze nella grande sala presentandosi come un vino fresco e gradevolissimo, subito seguito da Le Pozzelle, un Salice Salentino rosato con una spiccataspalla acida ed un’elegante persistenza al palato, che può a ragione essere definito il rosato iconico dell’azienda.

L’estate dei rossi

Parlano da sé i rosati, negli ultimi anni tornati alla ribalta di eventi e golden hour, simbolo dell’estate.

Ma i rossi? È qui che si fa la differenza tra chi beve ciò che gli viene proposto e chi va in cerca di ciò che il proprio palato richiede.

Giocare coi vini rossi in estate significa sapere quali sono le giuste temperature e abbinamenti come per La Finestra, un Brindisi DOC negroamaro, un vino sapido e di buona struttura che richiama la radice fondamentale del vitigno principe di Puglia e che servito fresco può facilmente accompagnare tutto il pasto.

Giovane e di buona beva a un prezzo che ne avalla la fruibilità, il Casina Cucci, negroamaro al 90% e syrah al 10%, può coprire una vasta gamma di esigenze ed essere abbinato anche a zuppe e brodi di pesce. Un vino con una precisa personalità che può diventare l’etichetta per eccellenza dell’estate salentina.

Susumaniello al 100%, S, è un vino di grande intensità, che può essere consumato anche fresco e con cui si può scendere fino agli 11°C per valorizzarne il corredo organolettico ed alcune note aromatiche. Stupisce con piatti di pesce dal gusto grasso e saporito.

Si chiude in bellezza con l’iconico Cappello di Prete, giunto alla sua 50esima vendemmia, che per l’occasione è stato servito in accompagnamento al fruttone realizzato da Tonio Barba del bar Lucia di Salice Salentino la cui particolarità è data dalla marmellata d’uva e dalle frattaglie di lavorazione di pasticceria.

Lo storico vino dell’azienda Candido non smette mai di stupire e si presenta con una temperatura da cantina dai 14 ai 16 gradi che non altera il suo gusto autentico.

Un gioco d’abbinamenti e temperature

Si è presentata come un divertissement tra abbinamenti gastronomici – con la focaccia barese, tra gli altri – e temperature la degustazione di Cantina Candido che aveva già in seno il sapore dell’estate, il desiderio di scoperta e di bere bene in compagnia.

La bella sorpresa riservata ai 50 wine lovers è stata quella dei rossi che, portati a determinate temperature e ben gestiti, possono esprimersi al meglio ed essere abbinati ad una cucina estiva e fresca.




Marcella Barone