Signoria, la cucina d’autore che esalta la tradizione pugliese al Nohasi Palace

Una dimora storica, un frantoio ipogeo e una torre medievale. “Nohasi Palace”, l’essenza del lusso e dell’eterna bellezza in un luogo senza tempo

La Storia

A passeggiare col naso all’insù per ammirare quanto, per quattro lunghi secoli, baroni, duchesse e famiglie nobiliari custodirono nel castello di Noha, si finisce per farsi trasportare in epoche molto lontane. Come in un viaggio nel tempo, la preziosa dimora che accoglie il Nohasi Palace a Noha trasuda di passato. La piccola frazione di Galatina custodisce gelosamente la sua storia, tangibile nelle “Casiceddhe” del borgo, nelle tradizioni che si tramandano da generazioni e nelle leggende fatate. Qui il tempo sembra essersi fermato, cadenzato com’è dalle usanze degli abitanti del posto e dal piacere della scoperta dei viandanti che vi arrivano, rapiti da un fascinoso desiderio di Salento.

L’ampio complesso del Nohasi Palace comprende una torre medievale incredibilmente sopravvissuta e riportata a nuova luce da un restauro conservativo. Sovrasta il grande giardino e si caratterizza per il suo ponte levatoio. Dalla torretta si accede a una saletta privata, scavata nella stessa pietra austera con cui fu costruita. E poi si resta ammaliati dai terrazzi adornati e dalle corti gentilizie, che riportano alla memoria l’antico villaggio che sorgeva intorno al castello nobiliare dei Galluccio.

Racchiuso tra l’antico ponte e la torre del 1400, il profumatissimo agrumeto, Forte Loco, in cui l’atmosfera è incantata, ravvivata di frequente da banchetti e momenti conviviali. Nel sottosuolo, il frantoio ipogeo, che oggi ricade completamente all’interno della residenza di charme, dona al Nohasi Palace una dose di mistero: entrare in questa antichissima miniera di oro verde è un’esperienza da provare. Ho sentito il profumo di muschio che emanano le vasche di decantazione dell’olio salentino, testimonianza lampante di una terra, quella salentina, che ancora oggi detiene il primato di maggior produttore di olio a livello europeo.

La filosofia del “qui e ora”

Quando il tempo si ferma e un dato momento si cristallizza nell’aria, ci si abbandona al senso più puro della vita. È la libertà dello spirito che avanza, che ingloba il presente. Al Nohasi Palace il ritmo della quotidianità rallenta, si può persino ascoltare il rumore del proprio respiro. L’armonia è totale. Contano il “qui e ora”, il tempo presente, la maestosità della storia, i dettagli che riportano al passato. Come provare l’ebbrezza di percorrere il Salento e i suoi centri storici guidando un’auto d’epoca modello 501 Torpedo.

Le antiche mura del castello, e quanto di ancestrale raccontano, si sposano con una visione eccezionale, contemporanea, illuminata: quella dei padroni di casa, Serena De Ronzi, Ireneo Mignogna e Gianni De Ronzi.

La Famiglia

C’era una volta una bambina affacciata al balcone di casa che fantasticava su come potesse essere la vita di corte tra Baroni e Duchesse. È molto probabile che il concetto più profondo del Nohasi Palace, un luogo che fosse un’oasi di benessere per l’anima, crescesse nella mente e nel cuore di Serena già diversi anni fa. La memoria storica di questo luogo, unita all’eccellenza dei servizi, hanno fatto sì che questa visione divenisse una realtà sul territorio.

Di Serena, Ireneo e Gianni ho amato il coraggio di investire passioni ed energie nella loro terra, questa piccola frazione di Galatina, guardando oltre l’ostacolo e toccando con mano un orizzonte di gratificazioni. La cura del dettaglio, il tocco femminile, si scoprono in ogni scorcio, perfino nell’idea di recuperare le botti che un tempo contenevano il brandy prodotto dalla famiglia aristocratica dei Galluccio, trovate praticamente integre, per trasformarli in comodissimi e originali futon nell’area piscina.

Le camere, gli spazi di corte, la piscina

Suite e camere sono da sogno. Spazi ampi, arredi preziosi, finezze ricercate. Lo stile è unico, personale, le forme d’altri tempi. Bellezza e comfort, le parole d’ordine in tutti gli ambienti: le camere sono infatti dotate di uno spazio, “Emotional Beauty Service”, in cui è possibile dedicarsi al benessere del proprio corpo. Al piano terra, troviamo le due camere Oleum e Caratello. Al primo livello del palazzo, invece, si trovano le nobili: Galluccio, 8Cento, Bohème, Nido, Spinola e Baronale.

Al centro di tutte le camere, il Convivio: uno spazio di convivialità in cui è possibile lasciarsi a una buona lettura, a una tisana rilassante o alla semplice conversazione amicale. La cucina economica, Focolare, conviviale anch’essa, rivive dei ricordi impastati della fedele servitù d’un tempo. La Loggia, il terrazzo sotto il sole e le stelle, sovrasta tutta la dimora con una vista panoramica sul giardino, la torre medievale e il ponte levatoio.

Signoria ristorante

La tappa del gusto è fondamentale dove l’eleganza la fa da padrona. Il ristorante del Nohasi Palace chiama Signoria probabilmente per questa ragione. Il camino padronale e l’accesso diretto al frantoio, in sala, riscaldano l’atmosfera e preparano lo spirito e il palato a un’esperienza di gusto guidata dallo chef Alessandro Carriero, talentuoso giovane originario della Valle d’Itria che, dopo diverse esperienze in lungo e in largo per Italia ed Europa, ha fatto ritormo a casa. “Regina Isabella” di Ischia con il maestro Pasquale Palamaro, “I Portici di Bologna” con Agostino Iacobucci e, ancora, il “Grand Bellevue” con Marcus Linder, per citare qualcuna delle sue esperienze stellari e stellate.

Sarete accolti dal restaurant manager, Daniele Solimando. La passione e la curiosità per il settore della ristorazione lo hanno portato a maturare numerose esperienze in Italia e all’estero, in Svizzera e in Inghilterra, a Londra. È qui che ha scritto la sua evoluzione personale e professionale, con la collaborazione durata otto anni con lo chef stellato Giorgio Locatelli, nella Locanda Locatelli di Londra. Il richiamo delle origini è stato però molto forte, tanto da riportare Daniele nel Salento, prima a Fasano, nella Masseria San Domenico e poi al Nohasi Palace. Precisione, puntualità, gentilezza e sorriso sempre presente, sono le peculiarità che fanno di Daniele un tassello fondamentale dell’accoglienza a Signoria.

Al Nohasi Palace posso esprimere la mia filosofia di cucina, che s’ispira alla tradizione italiana e pugliese, attraverso l’utilizzo dei prodotti della terra”, mi racconta. E in effetti la sua è una cucina di mare che racconta le coste del Salento e di terra che richiama la tradizione della Valle d’Itria. Zero sprechi, materie prime semplici, rispetto, cura e trasformazione. Pochi concetti, poche parole, per una cucina di grande personalità e di massima attenzione maniacale al particolare e alle proporzioni (nella scheda del ristorante i dettagli).

Ecco una carrellata della mia cena. Il benvenuto, con pane a lievitazione di 24 ore composto da 70% di farina tipo 1, 25% di farina integrale e 5% di cerali; la focaccia barese con il 77% di idratazione; i grissini e il burro salato montato.

Gli stuzzichi, per aprire le danze, con una bombetta di Martina Franca, il babà salato bagnato con brodo ai funghi e crumble di Capocollo di Martina Franca, il tacos di mais e tartare di ricciola e il bao con stracotto e nduja.

Tartare di scottona profumata alle erbe aromatiche e polvere di porcini.

Lo spaghetto firmato Benedetto Cavalieri con aglio, olio, peperoncino e vongole.

Il controfiletto di scottona alle erbe di campo.

Chiusura dolce con cream brûlé al cardamomo.

La tradizione prende per mano l’innovazione e il cliente di Signoria si lascia trasportare.

Ardore, la pasticceria; il Cafe’ de Noha, la caffetteria; quadro, il cocktail bar

La pasticceria, Ardore, è una chicca. I dolci, il pane e tutti i lievitati sono eccezionali, rigorosamente lavorati ogni giorno, come si faceva una volta nei forni. Protagonisti sono gli ingredienti semplici e di qualità, i profumi che pervadono gli ambienti. All’ingresso, sarà il Cafè de Noha ad accogliervi, la caffetteria che rappresenta l’essenza stessa della mondanità del palazzo, con un affaccio che dà direttamente sulla strada.

Nel giardino interno, Quadro, il cocktail bar ricavato dall’antica e quadra costruzione dell’energia elettrica dove, un tempo, traeva origine l’alimentazione del castello e di tutte le abitazioni intorno. Oggi è lo spazio del relax per sfiziosi aperitivi e cocktail dopocena.

Wellness & beauty

Harmos è molto di più che una Spa. È un rifugio, di cui godere in intimità, con sauna, bagno turco, docce emozionali e la cabina dedicata al massaggio “water hammam”, ristoro terapeutico per un soggiorno indimenticabile. Ricavata nella roccia, l’antica cisterna di raccolta dell’acqua piovana è oggi un’oasi di benessere per il corpo e l’anima, dove appagare i sensi.

Mimì Boutique è la particolarità amatissima dalle donne. Il salone di bellezza all’interno del Nohasi Palace richiama la tradizione di famiglia di Serena e Gianni, migrata nel progetto Nohasi con un salone per coccole, acconciature, morbide nuances, lavaggi comfort e prodotti top di gamma a disposizione della clientela femminile.

All’esterno, immersa nel meraviglioso agrumeto, si estende Oasi, la piscina all’aperto della dimora. Le acque salate, linfa vitale della talasso terapia, si coniugano con il rivestimento in pietra leccese, solarium ideale per chi vuole godere del caldo sole estivo del Salento.




Barbara Politi