Profumo di casa e ispirazione fusion nel nuovo menu della Chef Civilla per Alex Ristorante

Si parte dalla tradizione per creare un menu ricercato, contaminato dall’Oriente e dalla cucina regionale italiana, per valorizzare al massimo gli ingredienti e stupire il palato

Cucina contemporanea, di contrasti, mediterranea: così è conosciuta la cucina della chef Alessandra Civilla che presso Alex Ristorante esprime puntualmente il suo estro e la sua ricerca nei piatti che di volta in volta convincono e stupiscono. La sua, però, è anche una cucina di tradizione con uno sguardo curioso all’Oriente e al fusion, sempre pronta ad esaltare i prodotti di eccellenza del territorio ma anche a valorizzare e fare proprie le ricette di altre regioni come i risotti, grande passione della chef.

Basterà lasciarsi guidare dai propri sensi per scoprire, anche ad occhi chiusi, come tutte queste caratteristiche siano racchiuse nel nuovo menu ideato dalla chef per il noto ristorante leccese che, a partire dal mese di febbraio, avrà in carta i nuovi piatti con qualche particolare fuori menu.

Le novità prendono il via dagli antipasti che preannunciano un trionfo di stagionalità e contaminazione presente in tutto il nuovo menu. Il Tataki di tonno appena scottato, piatto di origine giapponese, si accompagna alle alici del Cantabrico e una maionese aiolì mentre la tartare di fassona, tipicamente piemontese, è servita con tuorlo di uovo di quaglia di Campi Verdi, piccola azienda agricola salentina, al centro e scaglie di tartufo nero.

Un uovo cotto a bassa temperatura su vellutata di patate e tartufo nero pregiato insieme alle polpette di patate e baccalà fritte, antipasti, raffinati, gustosi ed esteticamente impeccabili.

Gli attesi primi piatti, che da Alex sono una regola, proseguono un percorso di rivisitazione della tradizione con contaminazioni tra regioni ed esaltazione delle materie prime locali.

Ѐ una reinterpretazione personale e creativa del risotto alla milanese l’Acquerello allo zafferano mantecato al Parmigiano Reggiano stagionato 30 mesi con tartare di fassona e la polvere ottenuta dall’essiccazione del fondo bruno che spolvera, per finire, il piatto. Un grande classico della cucina italiana che si trasforma, fra le mani della chef Civilla, in un primo contemporaneo e di gran classe.

Tra i nuovi primi in carta anche il pacchero del Pastificio dei Campi di Gragnano cacio, pepe, lime, zucchina e seppiolina o calamaretto, a seconda della disponibilità, e carbonara al tartufo nero, la base di due piatti tipici della cucina romana che incontrano i prodotti salentini. Infine, la zuppa di legumi Calò con la classica cottura lunga fatta in pignata e accompagnata da pane fritto, una piacevole riscoperta della cucina più povera e autentica che diventa una portata gourmet.

Sapori intensi e decisi per uno dei fuori menu, il tagliolino total black al nero di seppia con lime, prezzemolo e caviale a chiudere il piatto. Elegante alla vista, sublime al palato.

Concentrato di profumi di bosco, delicati e selvatici assieme, per i secondi piatti di carne proposti: maialino al tartufo nero cotto a bassa temperatura e pancetta di maialino scottata e ripassata in padella, completata poi con una vellutata di patate, tartufo nero e verdure selvatiche di stagione. Fuori menu, il bollito, piatto caratteristico della cucina piemontese, anch’esso rivisitato in chiave moderna con le sue carni tenerissime accompagnate da salse succulente.

Tra i dolci, ecco il connubio perfetto di cioccolato e pere, una mousse al cioccolato al latte con gelatina interna di frutti rossi e pera cotta nel vino, con accanto una quenelle di gelato al pistacchio per stemperare la dolcezza del cioccolato con un tocco di freschezza.

La nuova stagione porta in dote anche un nuovo menu degustazione dall’evocativo titolo, “Cameriere, Champagne”: un percorso enogastronomico per assaporare champagne, caviale e tartufo, tre prodotti d’eccellenza, in abbinamento alle pietanze ideali per esaltarli al massimo. 

Anche quest’inverno, dunque, siamo pronti a farci conquistare dalla cucina di Alex Ristorante, tra irrinunciabili capisaldi e piatti che raccontano una cucina rivisitata in modo elegante e innovativo. L’inverno, visto da quest’angolazione, non è niente male.




Marcella Barone