Masseria San Pietro ad Acaya, un inno alla tradizione del territorio

La linea dello chef Gabriele Castiello per Masseria San Pietro: una cucina semplice in cui la materia prima racconta l’identità del Salento

Masseria San Pietro, immersa nel verde del villaggio rupestre di Acaya, racconta secoli di storia. Circondata dal campo di golf e dalla Riserva del WWF delle Cesine, la masseria è un vero e proprio paradiso di silenzio e di natura dove è possibile vivere un’esperienza unica, immersi nella luce del Sud e nei profumi del Salento.

Tradizione e genuinità, ritmi lenti e immersivi, sono le parole d’ordine di un contesto amato sia dai locali che dai visitatori che raggiungono la Puglia. La struttura unisce le atmosfere intime e rassicuranti tipiche di una casa alle comodità di un pranzo al ristorante. In uno spazio che comunica la storia e la tradizione, un piccolo ristorantino rende possibile gustare una cucina semplice e di qualità, ispirata alla tradizione locale.

L’esperienza culinaria del ristorante è guidata dallo chef Gabriele Castiello, 35enne originario di Benevento che, dopo una breve esperienza a Borgo Egnazia di Savelletri, è approdato alla corte dell’Acaya Golf Resort & SPA, per lui casa e luogo di crescita professionale e personale da oltre 10 anni. Qui si dedica al coordinamento food per i ristoranti della struttura.


Il concept di Masseria San Pietro richiama la convivialità, la possibilità di ritagliarsi del tempo lontano dal tran tran quotidiano. Legame con la tradizione e ricerca delle peculiarità del territorio emergono in maniera forte e i piatti di chef Castiello sono sempre semplici ed eleganti.

Dalle colazioni agli aperitivi, dalle cene agli eventi organizzati, Masseria San Pietro fa da cornice a diversi momenti della giornata destinati non solo al circuito dei golfisti, ma anche a chi si trova in Salento per godersi una vacanza all’insegna del relax e del benessere.


Fra le proposte del menu troveremo in questo periodo le immancabili Orecchiette al pomodoro con polpettine di carne, “fatte rigorosamente in casa”, la Grigliata di carne mista e, dulcis in fundo, il Fruttone o Pasticciotto leccese, dolce tipico del territorio.

Le aziende fornitrici sono tutte pugliesi, “i produttori sono a km zero”, racconta Castiello, come nel caso dei latticini e formaggi forniti da un’azienda che alleva gli animali, produce il latte e lo trasforma per il consumatore finale. “Abbiamo anche un progetto legato all’orto in masseria – spiega lo chef – per produrre alimenti di facile consumo in cucina e che ci consente di seguire, così come accadeva una volta, la tradizione del raccolto, lavorato e mangiato”.

Durante la settimana, poi, spazio all’intrattenimento: Masseria San Pietro si ravviva con le serate a tema: il sabato con “Lu Rusciu de lu Mare” e un menu di pesce, il mercoledì dedicato agli appassionati della carne, il giovedì “Masseria in Festa” con esibizione di gruppi musicali e il venerdì dedicato ai crudi di mare. Per la parte aperitivi, una menzione speciale va a quello “Della Buca 19”, “perché viene organizzato subito in prossimità dell’ultima buca del campo, la numero 18”.

Il menu segue sempre la stagionalità e può essere apprezzato anche in occasione di eventi privati: “Tantissime le richieste per festeggiare delle ricorrenze, grazie alla naturale e bellissima cornice della masseria”. Parola di chef conclude Gabriele.




Barbara Politi