Il menu di Erminia Cucina Agricola fiorisce per una primavera all’aperto: stagionalità e km0 sempre al centro

Prende a piene mani dall’orto e dall’azienda agricola per portare nel ristorante solo il meglio che la natura ha da offrire: così il ristorante di Alliste presenta piatti con ingredienti a km0 ma tanta ricercatezza

La natura è da sempre al centro di Erminia Cucina Agricola, ad Alliste, che dalla storica azienda agricola di famiglia ha aperto da poco anche un bellissimo ristorante dallo stile contemporaneo immerso nel verde e circondato dalle tipiche “pajare” salentine.

In cucina, tra i tavoli, e grazie alle ampie vetrate che affacciano sul rigoglioso agrumeto, ovunque si respira la genuinità del km0 e, finalmente, con l’arrivo della primavera è ora anche possibile pranzare all’esterno, nel giardino che conta oltre 120 coperti che si sommano ai 70 interni. Spazi importanti, dunque, luminosi, ariosi, dove poter trascorrere ore piacevoli in compagnia di una cucina del territorio ricercata che si avvale delle materie prime di propria produzione, ortaggi e verdure dell’orto, ma anche l’olio e il pane.

Una cucina “agricola”

Chef Andrea Merenda ci porta alla scoperta di una cucina squisitamente stagionale, che varia molto spesso in base alla disponibilità dell’orto e delle materie prime a disposizione, al fine di garantire ogni giorno solo i prodotti più freschi e genuini ai clienti.

La cucina dello chef può definirsi “agricola” proprio in quanto raccoglie a piene mani i preziosi frutti dell’azienda agricola, ma la trasformazione degli ingredienti nei piatti che arrivano sui tavoli del ristorante parla di una cucina più raffinata, contemporanea e mediterranea.

Il nuovo menu di primavera

Ingredienti tipicamente primaverili, abbinamenti interessanti e presentazioni eleganti, ecco come si presenta il nuovo squisito menu di Erminia Cucina Agricola.

Partiamo dagli antipasti dove una patata ripiena fa il suo bell’ingresso accompagnata da carciofi locali, fonduta di provola semi piccante e una chips di capocollo di Martina Franca. Scioglievolezza e croccantezza in un solo piatto.

Si prosegue con un calamaro arlecchino che viene farcito con patate, nero di seppia, coulis di pomodoro e basilico per concludere il piatto, che diventa un omaggio alla natura che fiorisce coi suoi colori sorprendenti.

Tra i punti di forza della cucina dello chef c’è il risotto e quindi non poteva mancare una sua declinazione primaverile: un risotto acquerello agli asparagi con crema di parmigiano, polvere di tuorlo d’uovo e guanciale croccante. Tra i primi anche uno spaghetto quadrato con cavolo nero, limone, gambero rosso e la sua bisque, sapori decisi per un piatto che non finiresti mai di mangiare.

I secondi piatti, come sempre di terra e mare, si accompagnano ai prodotti dell’orto: i merluzzetti in kataifi, ad esempio, vengono serviti su una vellutata di scarola, con fumetto ridotto e maionese al lime. Le costolette di agnello, invece, si adagiano su vellutata di patate, asparagi e vin cotto per un sapore rotondo che sa di domenica.

Chiudono in dolcezza i dessert, non dolci comuni, ma estremamente pensati ed equilibrati, capaci di sorprendere alla vista e conquistare fin dal primo boccone. La pasticcera Serena Albano propone Fior d’ anacardo, una cialda al cioccolato con crema agli anacardi e coulis di frutti rossi, un Cestino di choux con crema al limone e meringa al miele e una Tartelletta ai lamponi, crema al formaggio e composta di fragole. Immancabile, poi, il pasticciotto che si declina a seconda della stagione!

Accoglienza di famiglia

Il ristorante, che nasce all’interno di un agriturismo e che omaggia nel nome la nonna, vi aspetta per accogliervi come si fa in famiglia, a braccia e cuori aperti, per darvi solo il meglio di ciò che madre natura fornisce. Ad attendervi, Erminia e Sabrina, le nipoti, che gestiscono l’accoglienza, la sala e la cantina dei vini che, a proposito, è espressione del territorio di riferimento.




Marcella Barone