Atmosfere coloniali e tropicali al Queréncia Exotic Bar: ecco dove soffia il vento della mixology e del fusion a Lecce

Tiki bar ma anche un locale dove mangiar bene: il Queréncia offre atmosfere tropicali ed esotiche assieme ad una drink list creativa e originale nel cuore di Lecce

A Lecce la cultura della miscelazione si è radicata a tal punto da ospitare più ramificazioni della stessa, ma l’artefice è sempre uno: Cristian Pellegrino. Dobbiamo a lui l’esistenza del Saloon Keeper 1933 prima, e del Queréncia Exotic Bar poi. Il primo, un locale che racconta il filone proibizionistico, il secondo che prosegue il racconto andando ad accogliere atmosfere coloniali ed esotiche.

L’ultimo nato, esattamente un anno fa, è proprio il Queréncia, tiki bar coloratissimo dove, una volta entrati, ci si dimentica di essere ancora nel centro storico di Lecce. Varcata la sua soglia, infatti, eccoci in una sapiente combo di atmosfere piratesche, coloniali e tropicali, quasi come fossimo catapultati in un quadro di Gauguin con la sua natura primitiva e potente.

L’idea di aprirlo si è fatta realtà durante i mesi di pandemia e, nell’arco di 13 mesi, è stato messo a punto un locale nel quale culture diverse si fondano nel food, nella mixology e nell’atmosfera che rilassa e diverte al tempo stesso.

Lasciamo gli anni ’30 al Saloon Keeper, dunque, per affacciarci ai ’40 e oltre: ci accolgono botti e mappe del tesoro, ma anche effetti speciali come il fumo che esce dal bancone, una fitta vegetazione nel giardino esterno, maschere in legno, materiali come il legno e il vimini, tutto curato nel dettaglio nelle due sale interne per un totale di 80 coperti e all’esterno con altri 180 posti a sedere.

Un luogo che incuriosisce e incanta, certamente, ma anche un luogo dove sentirsi così bene da volerci tornare: il nome, infatti, si ispira ad un termine coloniale spagnolo che significa “sentirsi in un posto come a casa” ma può essere tradotto anche con “affetto“.

Se l’effetto è wow nell’estetica e negli allestimenti del locale, il Queréncia non manca di stupire anche nel menu di food e drinks caratterizzati da una contaminazione fusion tra ingredienti.

La proposta di miscelazione è in perfetto stile tiki con cocktails con frutta freschissima, curati sia nella presentazione che nella ricerca delle materie prime. Dall’Habana Mai Tai con infuso di habanero, rum e liquore al kumquat, al Santa Muerte con shrub e liquore al mango, fino al Pina Fria con latte di cocco e rum mix Jamaica e Barbados, si approda ad un grande classico cubano rivisitato, il Canchanchara, il primo drink cubano della storia. Presenti, poi, vini internazionali e bollicine.

Il menu, poi, spazia dai pokè ai bao, dai piatti di carne ai dessert: vediamone alcuni!
Nuvole di leggerezza tutte da gustare, i bao, i panini cinesi, sono perfetti da associare ad un drink tropicale. Tra i più amati c’è l’Honk Hong con pulled pork, salsa barbeque e cipolla croccante.


Un’idea fresca e in linea con lo stile tiki è senz’altro il pokè, il noto piatto hawaiano a base di riso e pesce crudo che contempla diverse declinazioni come Yokohama con riso, polpo lesso, edamame e tiki salad.

I piatti, poi, sposano estetica e gusto sia che si opti per la carne che per il pesce: il tataki di tonno è il protagonista assoluto di Oracabessa, mentre la picanha, tipico taglio di carne della cucina brasiliana, compone il Kingstone accompagnato da succulente patate speziate.

Sono accontentati anche gli amanti degli hamburger con Fortaleza, panino con black angus burger di 300 grammi, ma anche chi ne ama le varianti con Bamboo, un burger vegetariano accompagnato da insalata tropicale.

I dolci, poi, sono tanto belli quanto buoni: non poteva chiamarsi diversamente Cacao Meravigliao, un dolce al piatto composto da pan di spagna al cacao, bavarese al pistacchio, ricotta dolce e completato con granella di pistacchio e nocciole e scaglie di cioccolato; oppure Beso de Rubi, ossia crema al mascarpone, sfoglia, frutti di bosco freschi e mandorle.

Come concludere se non con una selezione di rum e cioccolato in una scatola di sigari cubani? Ovvio, coi sigari!

Se siete indecisi tra Ionio e Adriatico, beh, Al Queréncia Exotic Bar soffia sempre il vento giusto!




Marcella Barone