Pennellate di creatività e gusto sulle tele di sapore de L’Aragosta da Co’

Dipinti come tele, curati in ogni dettaglio, composti da materie prime d’eccellenza: parliamo dei piatti di chef Cosimo Durante.

Alcuni chef disegnano i propri menu come tele immutabili per un certo periodo, altri danno pennellate continue di creatività attingendo da una tavolozza di eccellenze, materie prime straordinarie, freschezza ad ogni colpo di colore. Il parallelismo tra un pittore e uno chef viene naturale nel caso di chef Cosimo Durante che insieme a Tarin Iaconisi è il titolare del noto ristorante L’Aragosta da Co’ a Porto Cesareo. Già il ristorante stesso appare come un quadro, così adagiato sull’acqua, se poi si aggiungono i piatti dai quali i profumi e i colori sembrano zampillare, allora la tela è davvero perfetta e aspetta solo voi per degustare tutti i nuovi piatti che l’estro di chef Durante creerà appositamente, di volta in volta, combinandone gli ingredienti ed esaltando sempre e comunque la grande qualità dei prodotti selezionati.

I piatti, infatti, possono cambiare a seconda del pescato del giorno, in modo tale da garantire solo il meglio al cliente e anche quest’ultimo può lasciarsi consigliare direttamente in sala o affidarsi allo chef per essere stupito e coccolato.

Per un’entrée che si rispetti, ad esempio, si può associare una bollicina alle ostriche Gillardeau, un’istituzione dell’ostricoltura, che sono firmate una ad una esaltando un capolavoro di gusto con caviale al Campari.
Si può proseguire nell’ottica di un aperitivo che apra ad un succulento pranzo con i crostini con gamberi alla curcuma e scaglie di mandorle su crema di carciofo o dei crostini ai tre caviali.

Tra gli antipasti, poi, sorprende subito l’estetica del Cotto e crudo di crostacei con burrata salentina e uova di salmone balik: sono proprio queste perle color arancio a chiudere un piatto prelibato che esalta il territorio salentino nelle sue molteplici declinazioni, un trionfo per la vista e il palato.

Tra i primi la firma dello chef è più che riconoscibile nei tagliolini ai ricci, un piatto dal sapore intenso e deciso tra i più amati de L’Aragosta da Co’ che, però, contempla anche delle succulenti varianti come i tagliolini ai ricci con tartare di gambero viola, oppure ancora accompagnati dal caviale siberiano, tra le raffinatezze gastronomiche più esclusive e prelibate, o i tagliolini ai ricci con tartare di gambero viola su vellutata di burrata. Una conquista continua qualunque combinazione si scelga.

Tra i secondi piatti, il mare è sempre il protagonista come per il raffinato filetto di sarago con olive leccine, pomodorino secco, pinoli, capperi, cicorielle e spuma di patate.

A voi la scelta se si tratti di un antipasto o un secondo l’uovo alla Co'(que) con tartufo, nero di Norcia o bianchetto d’Alba a seconda della disponibilità, e mousse di patate viola a contorno, un piatto dagli aromi intensi e dalle materie prime pregiate che non può non essere assaggiato. Il tartufo, inoltre, può essere abbinato anche ad altri piatti, primi o secondi: provatelo con i tagliolini all’aragosta o sui gamberoni affidandovi alla creatività e alla tecnica dello chef Durante.

I dessert sono rigorosamente realizzati artigianalmente: una delle creazioni firmate L’Aragosta da Co’ gioca coi contrasti caldo/freddo, vale a dire la sfoglia calda con gelato al fior di latte, arance caramellate e granella di mandorle, oppure il soufflè al cioccolato con frutto della passione, la millefoglie con crema o lo yogurt abbinato alla frutta fresca. Tante combinazioni di gusto ma un unico comun denominatore: la qualità.

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Marcella Barone