Margot raccoglie la sfida del Bio: ecco la pizza gourmet che fa bene

Nuovi impasti Bio per le pizze di Margot: la pizzeria gourmet ha deciso di lanciare una linea biologica che va dalle farine alle bibite passando per il lievito madre

La pizza è il piatto nazionale più famoso, goloso e irrinunciabile anche per chi fa del benessere e della salute il proprio “way of life”: ebbene sì, anche la pizza segue le tendenze alimentari e del wellness diventando più salutare e al passo coi tempi.

La pizzeria Margot non poteva che raccogliere la sfida. Oltre a distinguersi per essere una pizzeria gourmet dall’elevata qualità dei prodotti, ora Margot sposa appieno il Bio e da mercoledì 7 ottobre lancia la linea biologica in risposta alle nuove esigenze di un target di consumatori attenti e informati, com’è giusto che sia. Ecco perché i titolari della pizzeria che ha conquistato la città e non solo con il suo menu ricco e sfizioso, hanno deciso di portare il loro prodotto di punta, la pizza, al livello successivo. Impasto e condimenti, infatti, potranno essere bio, e si potranno anche scegliere ingredienti bio tra le bibite Laurisa, dal chinotto alla gazzosa, dall’aranciata all’acqua tonica, con un gusto decisamente autentico. Si potrà scegliere anche l’impasto biologico con gli ingredienti che si preferiscono a condimento.

Un italiano su quattro, si stima, ogni giorno sceglie di mangiare bio e i ristoranti che hanno sposato questa missione sono aumentati del 70% in Italia: a Lecce, Margot rappresenta ancora una delle primissime pizzerie che ha deciso di adottare una linea biologica con un conseguente surplus dall’aspetto nutrizionale perché un impasto con farina bio macinata a pietra significa un impasto privo di residui chimici, senza miglioratori che si potrebbero trovare in altre farine, inoltre è più digeribile e, non ultimo, è un gran vantaggio per l’ambiente.

Ancora più digeribile, soffice, sana e gustosa, poi, è la pizza realizzata con il lievito madre: i pizzaioli di Margot, infatti, producono il proprio lievito madre nel laboratorio scegliendo così di non utilizzare prodotti industriali. Dietro a questa scelta ci sono più ore di lavorazione, ma i vantaggi sono molteplici: il lievito madre è meno concentrato e quindi meglio tollerato, così la pizza diventa ancor più digeribile, in più la lenta fermentazione consente la crescita e lo sviluppo dei lactobacilli, vale a dire i batteri benefici. L’impasto, come sempre, viene fatto riposare 72 ore.

Oltre alla Bio-pizza, l’offerta di Margot si arricchisce della farina di grano saraceno Petra, altamente indicata per chi è intollerante al glutine, e dalle grandi caratteristiche nutritive.

Qualità e salubrità della pizza, assieme a gusto e sfiziosità, raggiungono quindi un nuovo livello di attenzione e cura rivolta alla salute del cliente perché fare ristorazione significa anche saper rispondere presente alle sfide che l’ambiente ci pone. Margot c’è!

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Marcella Barone