I migliori ristoranti 2019 per la Guida dell’Espresso: a Lecce Alex Ristorante conferma la sua presenza

Come ogni anno, la Guida dell’Espresso propone un bilancio puntuale della ristorazione italiana che, immancabilmente, si distingue anche grazie all’eccellenza della cucina pugliese caratterizzata da giovani e talentuosi chef e una ricerca costante di qualità

 

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La cucina di qualità merita i giusti riconoscimenti e la Puglia, da qualche anno a questa parte, ne colleziona molteplici e di valore. A riconfermare anche quest’anno il merito degli chef pugliesi, impegnati costantemente nella ricerca e nella diversificazione, è la Guida dell’Espresso “I ristoranti e i vini d’Italia 2019” che ieri, a Firenze, ha presentato la sua 41esima edizione presso il Teatro dell’Opera.

 

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Nell’affascinante cornice, il direttore Enzo Vizzari ha presentato la nuova edizione della Guida, presente in libreria, in edicola ma anche su telefonino e tablet per i più tecnologici, definendola “viva, ricca, varia, che consolida e arricchisce i propri punti di forza ma si aggiorna e si diversifica, anche cambiando connotati e caratteristiche”.

 

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Uno dei punti saldi della Guida resta l’assegnazione dei Cappelli, metro di giudizio per distinguere il livello dei ristoranti: un cappello – Buona cucina,  due cappelli – Cucina di qualità e di ricerca,  tre cappelli – Cucina ottima,  4 cappelli – Cucina eccellente e 5 cappelli – I migliori in assoluto. Anche ottenerne uno, in una Guida come quella dell’Espresso che rappresenta un vademecum più che affidabile alla ristorazione di qualità, è un successo dietro al quale si cela un grande lavoro e impegno da parte dei ristoratori e degli chef.

 

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In Puglia sono diversi i locali che si sono guadagnati l’onore di essere presenti nella storica Guida che ogni anno traccia un bilancio puntuale dello stato della ristorazione italiana segnalando i migliori ristoranti e le realtà emergenti. La Puglia, con le sue materie prime e i suoi talenti, si ritaglia decisamente un posto d’onore: Borgo Egnazia e il suo ristorante di Savelletri, Due Camini, e l’Angelo Sabatelli di Putignano hanno conquistato Tre Cappelli per l’ottima cucina; qualità e ricerca sono stati premiati con Due Cappelli per Fornello da Ricci a Ceglie Messapica, Bros’ a Lecce, Pashà a Conversano, Umami ad Andria. Tra i ristoranti che sono stati premiati con Un Cappello, sinonimo di buona cucina, merita Alex Ristorante a Lecce di Alessandra Civilla e Alessandro Libertini, che ancora una volta riconferma i propri standard con la cucina creativa e di contrasti della giovane e talentuosa chef con una location che negli ultimi mesi ha visto una nuova vita nel salotto di Piazza Sant’Oronzo, nel cuore della città di Lecce.

 

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Accanto ad Alex, hanno ottenuto Un Cappello anche il Folie di Villa Convento, Al primo piano di Foggia, Casamatta dell’Hotel Vinilia Wine Resort di Manduria, Il Capriccio di Vieste, Il Vigneto del Gusto di Gallipoli, La Bul di Bari e Bacco di Barletta, Lemì di Tricase, La Strega di Palagianello, Creatività e Già sotto l’arco di Carovigno Menelao di Santa Chiara (Turi), Osteria del Borgo Antico di Bari, Porta di Basso di Peschici, Tuccino di Polignano, Casa Li Jalantuùmene di Monte Sant’Angelo, Hotel La Pescheria di Monopoli, Cielo dell’Hotel Relais La Sommità e Osteria del tempo perso di Ostunu,  L’Altro Baffo di Otranto, Le antiche sere di Lesina, Le lampare al Fortino, Memorie di Felix Lo Basso e Quintessenza di Trani.

 

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La Guida dell’Espresso accende i riflettori ancora una volta sulla ristorazione pugliese, sul talento degli chef che si sposa ad una grande accuratezza e cura del dettaglio e su di una cucina innovativa e rispettosa al tempo stesso, che traina le tendenze e fa parlare di sè.

Marcella Barone