Vista mozzafiato e charme: la terrazza de L’Aragosta da Co’ rispecchia l’eleganza degli interni in oro, sabbia e blu mare

La novità della stagione estiva 2022 per i clienti de L’Aragosta da Co’ è stata senza dubbio la terrazza, ancor più incantevole con il nuovo restyling. Un tocco di charme e raffinatezza con lo sguardo perso verso il mare

Mare dentro e fuori, negli occhi e nel piatto, nell’aria che sa di salsedine e nell’atmosfera profusa: L’Aragosta da Co’ a Porto Cesareo sa raccontare da sempre il fascino di questa distesa blu, a volte placida, altre tempestuosa, una vera e propria calamita.

Il rinomato ristorante si contraddistingue per la cucina di pesce, creativa e innovativa e per l’eleganza dei suoi arredi, tutto curato nel dettaglio, così come il servizio eccellente. Gli interni di design nei colori oro, sabbia e azzurro richiamano quelli della natura circostante, la spiaggia, il cielo e il mare, con un tocco di charme e una mise en place fine nella sua essenzialità.

La sorpresa, quest’anno, è stata la terrazza: già di per sé incantevole per la vista a perdifiato sul mare, è stata rinnovata richiamando gli arredi del ristorante e portando, così, l’eleganza anche all’esterno. Il relax è servito: salottini e tavoli sono incastonati perfettamente e armoniosamente per concedersi, dopo la cena, anche un momento di pausa degustando un buon distillato o un cocktail.


Circondati da tutta questa bellezza, però, non dimentichiamo di menzionare il pezzo forte del ristorante: i piatti! Come tele variopinte, i piatti sfilano sulla tavola con profumi inebrianti, colori accesi che vengon fuori dalle materie prime freschissime, abbinamenti accattivanti e nuove tecniche che esaltano i sapori.

Come non citare il trionfo di crudi di mare con maionese al wasabi, alla barbabietola, zenzero in agrodolce e caviale blu di caracao, al passion fruit e al plancton, un connubio semplicemente perfetto tra la delicatezza del pesce sfilettato finemente e le salse decise e speziate.

L’estetica lascia senza parole quando giungono in tavola le sagne ‘ncannulate su vellutata di cavolo con scaglie di tonno affumicato e cozze: l’intenso e brioso colore del cavolo è un invito a nozze mentre il sapore è una conferma che tradizione da un lato e sperimentazione dall’altra sono una carta più che vincente.

Quanta creatività anche nei secondi piatti come le triglie fritte su un letto di cavolo viola, cullate in un dolce mare di onde.

Ma cosa si cela dietro tanta cura e ricercatezza? Senza dubbio una gestione tutta al femminile: il gusto, l’attenzione e la supervisione della proprietaria Tarin e l’entusiasmo delle nuove leve, le due figlie Asia e Marina, rispettivamente al coordinamento della sala e all’accoglienza. Giovanissime e determinate nei loro studi ma con il desiderio di custodire questo scrigno di bellezza e bontà imparando dalla professionalità della madre e mettendoci del loro, con nuove idee e slancio.




Marcella Barone