La riapertura dei ristoranti, inizialmente prevista per il 1° giugno, è stata anticipata a lunedì 18 maggio. Non mancano regole ferree e misure di prevenzione per il contagio, ma la voglia di ripartire è tanta e i ristoratori stanno reinventando il loro modo di fare ristorazione per accogliere i clienti e farli sentire nuovamente coccolati.
Tavoli distanziati, diminuzione sostanziale dei coperti, camerieri con mascherine e guanti, ipad preferibili rispetto ai menu cartacei, consultazione diretta sul cellulare personale o menu in carta plastificata igienizzabile dopo l’uso, gel igienizzante e termoscanner: gli esercizi si dovranno attenere a severe regole e dovranno, innanzitutto, dare informazioni specifiche alla clientela. Come si legge nelle linee guida per la riapertura delle attività, i ristoratori potranno rilevare la temperatura corporea e dovranno dotarsi di prodotti igienizzanti. Inoltre, negli esercizi che dispongono di posti a sedere bisognerà privilegiare l’accesso tramite prenotazione per poi mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato per un periodo di 14 giorni.
Alex Ristorante riapre lunedì 18 maggio.
FUGU restaurant riapre lunedì 18 maggio.
In tali attività non possono essere presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere; mentre in quelli che non dispongono posti a sedere, si dovrà consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti. Rimane la distanza di un metro per i tavoli e la consumazione al banco è garantita solo dove si può mantenere il distanziamento sociale. Obbligo di mascherina per clienti, ristoratori e lavoratori.
L’Aragosta da Cò riapre lunedì 18 maggio.
Al termine di ogni servizio al tavolo, si dovrà procedere alla disinfezione delle superfici.
400 Il Ristorantino riapre lunedì 18 maggio.
Nishiki Restaurant riapre lunedì 18 maggio.
Gli ingredienti della riapertura sono quindi serviti. Dopo oltre due mesi di lockdown, gli italiani sono pronti ad affrontare un nuovo cambiamento delle proprie abitudini. La quarantena, d’altronde, ci ha insegnato a metterci al passo con l’innovazione e gli altri Paesi europei sfruttando lo strumento del food delivery, che resterà anche in futuro un valido modello di business, mentre ora ci viene chiesto di perseverare nel distanziamento sociale ma, finalmente, si potrà godere di un pranzo e una cena fuori, nel proprio ristorante preferito, pronti a gustare i nuovi menu primaverili ed estivi.
Ai ristoratori non resta che attendere e far felici i propri clienti, e chissà quanto si sono mancati a vicenda!
Marcella Barone