Trentadue anni nel mondo della ristorazione sono un valore aggiunto ineguagliabile, che fanno la storia dell’enogastronomia salentina. Ha iniziato a lavorare in questo settore a 16 anni e ora, che ne ha 48, continua a imparare con umiltà, perseverando nella ricerca spasmodica dell’equilibrio perfetto dei sapori: lui è Cosimo Durante, da 8 anni cuore pulsante del ristorante “L’aragosta da Cò” di Porto Cesareo.
Diplomato all’Accademia dello chef di Empoli, titolo riconosciuto a livello internazionale, oggi Cosimo Durante i suoi piatti li inventa sul momento, venendo incontro alle esigenze di tutti i clienti e riuscendo a sdoganare anche i sapori meno conosciuti. Il suo motto è «Nel mio ristorante si deve mangiare sempre con gusto» e la sua creatività è sempre al servizio di tutti, dai vegetariani ai vegani, dai celiaci per finire con coloro che il pesce lo conoscono poco. E, una volta assaggiato ciò che prepara lui, è difficile tornare indietro. Per lui, «per mangiare pesce fresco e di qualità non si spende poco»: un sacrificio assolutamente ripagato dalla sua maestria inimitabile.
Ricorda con piacere i suoi maestri chef: Salvatore Calasso, Vincenzo Spadavecchia, Gigi Cossu e Gigi Perrone. Oggi sono loro che gli chiedono di collaborare a ricette sempre nuove e creative.
La sua esperienza è iniziata negli anni Ottanta nello stabilimento balneare di famiglia, a Riva degli Angeli, ma da allora ne ha fatta di strada. Il merito, riconosce umilmente lo chef, è stato anche di chi ha visto del buono in lui, nella sua voglia di imparare e approfondire. Ecco perché fin da giovanissimo ha iniziato a spostarsi prima a Roma, poi in Piemonte, dove si è innamorato del tartufo, poi ancora in Spagna, dove ha appreso la magia della paella. I semi della sua eccellenza sono germogliati anche in Germania, dove nel 1995 ha aperto il suo primo ristorante di cucina italiana e di specialità di mare. Dal 2007 è tornato nella sua terra e coltiva con passione la sua arte, circondandosi di uno staff capace e che mette sempre alla prova, per via di quella fedeltà al proprio stile che deve permeare tutte le sue pietanze: ecco perché Cosimo ha riservato alla sua esclusiva competenza i primi piatti, il suo marchio di fabbrica inconfondibile.
Serena Costa