Un giorno alla scoperta dei piatti dello chef Davide Rollo

“Anche l’occhio vuole la sua parte”: quante volte abbiamo sentito questo detto? Un’infinità, eppure non potrebbe essere più vero. Per gustare fino in fondo un piatto, infatti, ci avvaliamo di tutti i nostri sensi e la vista, certo, non può esser da meno. Ecco perché abbiamo deciso di raccontare, lasciando ampio spazio alle immagini, uno Shooting fotografico decisamente appetitoso col quale vogliamo illustrarvi storie dal sapore unico, che parlano della grande capacità dello chef Davide Rollo, anima e cuore del Ristorante Il Vecchio Molo a San Foca, di comporre sinfonie originali alla vista e indimenticabili al palato.

“Anche l’occhio vuole la sua parte”: quante volte abbiamo sentito questo detto? Un’infinità, eppure non potrebbe essere più vero. Per gustare fino in fondo un piatto, infatti, ci avvaliamo di tutti i nostri sensi e la vista, certo, non può esser da meno. Ecco perché abbiamo deciso di raccontare, lasciando ampio spazio alle immagini, uno Shooting fotografico decisamente appetitoso col quale vogliamo illustrarvi storie dal sapore unico, che parlano della grande capacità dello chef Davide Rollo, anima e cuore del Ristorante Il Vecchio Molo a San Foca, di comporre sinfonie originali alla vista e indimenticabili al palato.davide rollo

In una assolata giornata di maggio ci siamo recati presso il ristorante che sorge di fronte al porto turistico di San Foca nel quale, ristrutturato di recente, regna l’eleganza e la semplicità dell’accoglienza. Qui abbiamo immortalato le creature dello chef, i piatti del menu de Il Vecchio Molo, modelli d’eccezione che racchiudono le eccellenze gastronomiche del territorio, materie prime pregiate e abbinamenti innovativi.

Lo shooting non può che essere inaugurato da uno dei capisaldi de Il Vecchio Molo, un piatto in cui si incontrano due eccellenze pugliesi e che non ha affatto bisogno di presentazioni: la tartare di gambero rosso, burrata e caviale di olio al basilico. Delicato e fresco, è il preludio ideale ad una cena perfetta.

L’obiettivo, poi, indugia sui primi piatti: creativi, spesso rivisitati, a metà tra tradizione e innovazione e realizzati rigorosamente con paste fresche.

Compie il giro d’Italia lo Gnocco viola su crema di bufala, seppia e scaglie di tartufo nero che, coi suoi contrasti cromatici, rende il piatto meritevole di essere esposto in una galleria d’arte.

La connessione fra terra e mare è alla base del profumatissimo Spaghettone con gambero rosa, vongole, crema di zucchina e olio alla menta di Donna Oleira, i cui profumi inebrianti sembrano saltar fuori anche dalla foto!

Tra i protagonisti non poteva mancare il must de Il Vecchio Molo, il Tagliolino con pesto di pistacchi di Bronte e gamberi rosa. L’Oro Verde, così come viene definita questa varietà di pistacchi, si incastra alla perfezione in un piatto raffinato che concilia la delicatezza del pistacchio al sapore deciso del gambero.

I secondi piatti, infine, entrano “di prepotenza” nell’obiettivo coi loro colori brillanti che rimandano immediatamente alla freschezza delle materie prime.

Decisamente sperimentale “La Triglia, la carota e lo yogurt”, un secondo piatto frutto dell’estro dello chef dove la triglia scottata si adagia su una crema di yogurt al ravanello e carota di Polignano saltata al wok. Bello da vedere, sublime da mangiare.

Mediterraneo nei colori e nei sapori il secondo piatto composto da totanetti ripieni accompagnati da peperoni arrosto e pesto di rucola: un insieme di profumi e gusti che viaggia dal mare alla terra in piena armonia.

Si gioca con le consistenze e coi contrasti cromatici netti con la Tagliatella di seppia con il suo nero razionato tra salsa, cristalli e chips, mentre il più tradizionale Dentice alla mugnaia viene rivisitato secondo la visione dello Chef in “Dentice alla mugnaia secondo me”, una sorpresa estetica e non solo.

Concludiamo il nostro servizio con un altro dei capisaldi della cucina de Il Vecchio Molo: il tataki di tonno scottato su pietra con granella di pistacchi, caviale di olio al peperoncino e salsa thai piccante, una rivisitazione di uno dei grandi classici della cucina orientale che, nelle mani dello Chef Davide Rollo, diventa “Il mio tataki”.

@ Il Vecchio Molo

Marcella Barone