Quattro ristoranti in cui l’esperienza enogastronomica è resa davvero speciale da location che raccontano l’identità del territorio

Rinfrancare le papille nel Salento diventa spesso anche un viaggio alla scoperta di luoghi recuperati e riconvertiti, in cui il pregio architettonico si fonde con l’arte: l’atmosfera, si sa, rende tutto più prezioso e le location giocano un ruolo fondamentale nel rendere indimenticabili le occasioni di pranzo e cena.

enogastronomiaRinfrancare le papille nel Salento diventa spesso anche un viaggio alla scoperta di luoghi recuperati e riconvertiti, in cui il pregio architettonico si fonde con l’arte: l’atmosfera, si sa, rende tutto più prezioso e le location giocano un ruolo fondamentale nel rendere indimenticabili le occasioni di pranzo e cena.

Nel cuore della Grecìa Salentina, per esempio, è possibile gustare deliziosi piatti della cucina regionale in un antico frantoio del 1700. Eccoci nel Ristorantino da Fabio, a Zollino, struttura che racconta l’antica vocazione alla produzione olearia di questa terra: puntando lo sguardo sul pavimento, è possibile scorgere le vetrate che mettono in evidenza le vasche in pietra usate per la raccolta dell’olio di oliva.

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Scendendo giù lungo la penisola, precisamente a Botrugno, approdiamo in un palazzo del 1800 in cui si può mangiare pesce circondati da una vera e propria galleria d’arte: è La locanda dei camini, ristorante dall’atmosfera rarefatta e in cui ognuna delle cinque salette ospita sulle proprie pareti dipinti suggestivi, opere del co-proprietarioe e chef della locanda. Nella corte esterna, spiccano i due harem esclusivi, in cui rifugiarsi e delibare all’ombra di tendaggi colorati e di un’atmosfera intima.

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La prossima tappa è ancora più a sud, più precisamente nel centro storico di Casarano: ci ritroviamo in una delle aree del settecentesco Palazzo d’Elia, che ospita la cucina in evoluzione del Valente Ristorante. Volte alte, ambiente raccolto in due piccole sale e clima assolutamente friendly si uniscono a piatti ricercati e che affondano le radici nella tradizione culinaria locale e nazionale.

SCOPRI DI PIÙ >> Valente Ristorante

Ritorniamo a nord, per la nostra quarta e ultima tappa, per immergerci nella campagna dell’hinterland leccese e farci coccolare da uno dei must della ristorazione locale. Siamo da Hostaria Aretè, a Cavallino, masseria del 1800 completamente ristrutturata, che ha conservato quell’aria di familiarità e accoglienza, grazie agli eleganti caminetti presenti in due delle sale, al forno a legna a vista e ai divanetti che accolgono il cliente all’ingresso. È qui che si possono gustare deliziose carni paesane, nazionali e internazionali, senza rinunciare agli abbondanti e variegati antipasti.

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Serena Costa