Pesce fresco, di qualità e per tutti. La vera difficoltà consiste nell’essere semplici

Gli amanti del pesce possono leccarsi i baffi: Il Vecchio Molo è un trionfo di tutte le delizie del mare nostrum, ma non solo. Dolci novità sono in arrivo.Pesce fresco e di qualità, sempre. È una precisa scelta, quella dello chef master, Davide Rollo, e si concretizza in un solo motto, ovvero cucina di qualità e per tutti. Perché non servono le stelle e le recensioni positive – che pure abbondano sul Vecchio Molo – sui portali del food più blasonati, se non sono i clienti a raccontare per primi l’esperienza gastronomica. E a volerla ripetere.

cucina il vecchio moloGli amanti del pesce possono leccarsi i baffi: Il Vecchio Molo è un trionfo di tutte le delizie del mare nostrum, ma non solo. Dolci novità sono in arrivo.Pesce fresco e di qualità, sempre. È una precisa scelta, quella dello chef master, Davide Rollo, e si concretizza in un solo motto, ovvero cucina di qualità e per tutti. Perché non servono le stelle e le recensioni positive – che pure abbondano sul Vecchio Molo – sui portali del food più blasonati, se non sono i clienti a raccontare per primi l’esperienza gastronomica. E a volerla ripetere.

Quelli del Vecchio Molo non sono semplici pranzi e cene a base di pesce, ma viaggi alla scoperta del sapore verace della materia prima.Il menu del ristorante che si affaccia sull’Adriatico racconta di un’esperienza maturata nel tempo, di scelte ponderate e di una formazione continua, che vuole risalire all’essenza del gusto e alla conservazione delle proprietà organolettiche e della genuinità dei cibi al 100%.

Che vi sia un’influenza japan nella mano di Davide è innegabile: i suoi primi studi culinari hanno riguardato proprio la cucina giapponese. Ed ecco il tataki di tonno scottato su pietra e impanato nei pistacchi, o ancora, gli involtini di spigola con cottura a bassa temperatura per 6 ore. Nei crudi di mare, poi, spicca il taglio sashimi. «La vera difficoltà risiede nell’essere semplici», questo il mantra di Davide, che ha conquistato i palati con gli gnocchi viola, le orecchiette di grano arso con calamaretto spillo, fagiolo con l’occhio, pomodorino fiaschetto, crema di burrata e gambero viola crudo e con la sua mugnaia rivisitata.

Il nuovo menu riserva maggiore attenzione anche ai vegetariani: oltre al raviolo aperto, ripieno con crema di crostacei, ci sarà per esempio il tagliolino con olio alle nocciole su terra di nocciole e aria di limone e carbone di olive nere.

La vera novità, infine, sarà l’angolo panificazione e pasticceria, curato da Sonia, compagna di vita e di lavoro di Davide: non solo pane e taralli home made, ma anche dolci per vegani. E diamo un’anticipazione anche dei nuovi dessert per tutti, come il sufflè al passion fruit, la creme brulee al pistacchio, la bavarese alla ricotta e scaglie di cioccolato fondente. Per ottenere un menu tremendamente buono, ci vuole uno chef tremendamente creativo.

@ Il Vecchio Molo

Serena Costa