Nuova vita agli oggetti, recupero e immaginazione: ecco gli ingredienti di Luisa per l’allestimento dell’Aretè

Entrare in un’antica casa padronale risalente all’Ottocento dove oggi risiede uno dei ristoranti più rinomati del Salento e percepirne subito l’essenza e la passione dei proprietari: succede esattamente questo all’Hosteria Aretè di Cavallino dove la proposta culinaria tipicamente salentina viaggia di pari passo alla cura del dettaglio e degli allestimenti che rendono questo ristorante suggestivo in ogni particolare.

maurizio e luisaEntrare in un’antica casa padronale risalente all’Ottocento dove oggi risiede uno dei ristoranti più rinomati del Salento e percepirne subito l’essenza e la passione dei proprietari: succede esattamente questo all’Hosteria Aretè di Cavallino dove la proposta culinaria tipicamente salentina viaggia di pari passo alla cura del dettaglio e degli allestimenti che rendono questo ristorante suggestivo in ogni particolare.

Sin dall’ambiente esterno il cliente può percepire la premura e l’attenzione nei suoi riguardi: viene infatti accolto da un verdeggiante giardino dove sono sparsi con apparente nonchalance divanetti, panche e lampade riciclate per poi svelare un intimo e ordinato porticato dal quale si passa all’ingresso raccolto ed elegante del ristorante che fa da varco alle due sale dominate da un maestoso camino e dalla semplice armonia che aleggia nell’aria, con tavoli dallo stile rustico sui quali, da un anno a questa parte, pendono delle lampade che rilasciano una luce soffusa e delicata. Si tratta di una delle tante idee di Luisa, vera vena creativa dell’Aretè, che ama allestire la struttura dando nuova vita a oggetti di recupero, poltroncine, lampade, vecchi tavoli, spostando spesso i quadri alle pareti che, con un’illuminazione diversa, sembrano quasi cambiare personalità.

I clienti sono ammaliati dalle decorazioni di Luisa e le chiedono di continuo quale sarà la prossima, soprattutto cosa si inventerà per il prossimo Natale, il periodo dell’anno in cui si può spaziare di più con addobbi originali che possono prendere maggiormente piede nel ristorante. Tra gli allestimenti impressi nella memoria resta quello di un Natale di qualche anno fa: in Grecia, dove vive parte dell’anno, Luisa ha raccolto in estate svariate piante di euforbia che erano state eradicate per aprire un sentiero. La particolarità di questa pianta è che d’estate sfiorisce assumendo le sembianze di un corallo che, dipinto di un rosso fuoco laccato, è diventato l’oggetto dei quadri natalizi che Luisa ha appeso all’Aretè per un Natale che è rimasto nel cuore (e negli occhi) di tutti.

Le intuizioni di Luisa, però, hanno un complice imbattibile: si tratta di Maurizio, il patron dell’Aretè, che mette puntualmente in pratica i bozzetti frutto della fantasia e dell’estro di Luisa. Dapprima l’intuizione, poi la soluzione: Maurizio trova sempre il modo di rendere fattibili le idee di decoro e allestimento di Luisa che ha reso l’Aretè negli anni, ormai quasi diciotto, un luogo incantato in cui le sue imprevedibili e suggestive creazioni rappresentano un tocco di eleganza e creatività legandosi a doppio filo con i sapori autentici della cucina casereccia tipica della tradizione culinaria salentina.

La premurosa consuetudine dell’allestimento la si ritrova anche sulla tavola dove vengono serviti con la stessa cura del dettaglio e la stessa passione i piatti della cucina tipica salentina, che si avvale di materie prime freschissime e locali, dalle pregiate carni ai primi piatti fatti con pasta fresca fino ai dessert artigianali e all’ottima selezione di vini che si può ammirare nella suggestiva cantina sotterranea che conta più di 150 etichette.

@ Hostaria Aretè

Marcella Barone