Bagno di folla per l’inaugurazione del “Cubi” a Maglie, il cocktail bar fratello del quanto basta

“Quanto basta” è un modo di dire che indica quando qualcosa viene ritenuto sufficiente, ma se la creatività e l’estro sconfinano nella qualità e nell’innovazione della proposta, allora si può sempre dare di più: dagli ideatori del QB di via Paladini a Lecce, infatti, nasce una nuova avventura che dista poco più di 30 km.

cubi maglie“Quanto basta” è un modo di dire che indica quando qualcosa viene ritenuto sufficiente, ma se la creatività e l’estro sconfinano nella qualità e nell’innovazione della proposta, allora si può sempre dare di più: dagli ideatori del QB di via Paladini a Lecce, infatti, nasce una nuova avventura che dista poco più di 30 km.

Il 17 maggio 2017 sarà una data decisamente da ricordare per gli intraprendenti ideatori del CUBI, cocktail bar inaugurato ieri in via San Giuseppe a Maglie in seguito al successo riscosso dal QB di Lecce che, nel novembre 2015, ha ottenuto il primo premio dei BarAwards sul web nel concorso bargiornale.it sbaragliando l’agguerrita concorrenza a soli due anni dall’apertura. Un risultato più che meritato per Diego Melorio e Andrea Carlucci, i titolari del cocktail bar, con oltre 8.000 voti per i prodotti offerti alla clientela e 9.000 per il locale e i professionisti che li affiancano.

Alla base del nuovo locale c’è sempre la medesima volontà di stupire il cliente dando la possibilità di bere un cocktail diverso e di poter scegliere tra una gamma di prodotti più ampia: il CUBI si colloca nell’area pedonale di Maglie per 70mq al cui interno regnano due postazioni bar e, oltre alla possibilità dei tavolini all’aperto per l’imminente stagione estiva, primeggia il concept delle mensole che si affacciano sul laboratorio dal quale presto saranno sfornati aperitivi e stuzzicherie e dove ci si può lasciare andare alla vera convivialità, sorseggiandovi un drink e deliziando il palato scambiando qualche parola col “vicino di mensola”, proprio come si fa al bancone del bar.

Spazio ad un’atmosfera friendly e rilassata, dunque, in un contesto che ricorda molto il Quanto Basta di Lecce, non solo foneticamente, ma che si distingue da quest’ultimo grazie a particolari architettonici di spicco come la grande libreria con gli scaffali che si elevano fino al soffitto e il bancone simile a quello del locale leccese ma con un legno più chiaro adornato da vecchie cementine, antico pavimento in stile Liberty che dà l’idea di recupero degli spazi con un tocco molto personale.

Marcella Barone